Chiesa di Santa Lucia o della SS. Trinità
La Chiesa della SS. Trinità è avvolta da un’atmosfera carica di storia e spiritualità, risalendo addirittura al lontano 1260, come testimonia il suo documento più antico. Il complesso comprendeva la chiesa superiore, la cripta e il monastero femminile, che purtroppo fu abbandonato nel corso del XV secolo. Qui risiedevano le monache penitenti, conosciute come monache bianche a causa del colore dei loro abiti. Queste donne avevano scelto la vita monastica per fuggire da mariti violenti, essere abbandonate dai loro sposi o persino come ex prostitute in cerca di redenzione.
L’esterno della chiesa, in stile romanico, presenta una facciata a capanna decorata con una lunetta bicroma che sovrasta il portale, adornato da un architrave ornato di fogliette. Le scale a due rampe sono il risultato di un restauro avvenuto nel XX secolo.
L’interno, originariamente a navata unica, è stato diviso in tre navate da quattro pilastri a archi ogivali a partire dal XVII secolo. Gli affreschi, risalenti alla fine del XII secolo e all’inizio del secolo successivo, uniscono le influenze della pittura bizantina alle nuove tendenze occidentali.
Un vero gioiello è la chiesa inferiore, divisa in tre navate da colonne con elaborati capitelli che sorreggono volte a crociera. Qui gli affreschi si adattano all’ambiente intimo e riservato delle monache, luogo di preghiere silenziose di fronte alle immagini della Vergine in trono, di Maria Maddalena e di Santa Caterina.
Da segnalare, in particolare, l’affresco raffigurante San Nicola, uno dei più grandi di tutto il Meridione d’Italia. La Chiesa della SS. Trinità custodisce tesori artistici di inestimabile valore, suscitando emozioni profonde negli osservatori che si lasciano rapire dalla bellezza e dalla spiritualità di questo luogo sacro.
