San Pietro degli Schiavoni. Teatro e area archeologica
L’area archeologica prende il nome dalla presenza, a partire dalla metà del Quattrocento, di una comunità di schiavoni, ovvero popolazioni provenienti dai Balcani. Al centro di quest’area si trovava la chiesa di San Pietro, anche se purtroppo non si sono conservate tracce materiali di essa. Questa suggestiva area archeologica comprende un quartiere della città romana, con un cardine che costituisce uno degli assi viari principali, orientato da nord a sud. Ai lati del cardine sono chiaramente visibili i resti di domus, residenze di pregio, con pavimenti decorati con magnifici mosaici.
Accanto a questi reperti archeologici si erge imponente il teatro comunale “Giuseppe Verdi”, progettato dall’architetto romano Enrico Nespega nel 1965. Questa struttura, estesa su una superficie di 4.500 metri quadrati, è diventata un punto di riferimento per le prestigiose attività culturali programmate nella Puglia e nel Mezzogiorno. Uno dei punti salienti della facciata principale è un bassorilievo in bronzo realizzato dall’artista ungherese Amerigo Tot, che aggiunge un tocco artistico e emozionale a questa magnifica struttura.
L’area archeologica, con la sua storia millenaria e la fusione di reperti antichi e architettura moderna, offre un’esperienza emozionante che ci permette di viaggiare nel tempo e apprezzare la bellezza e l’eredità culturale che Brindisi custodisce