Monumento al Marinaio
L’architetto Luigi Brunati, in collaborazione con lo scultore Amerigo Bartoli Natinguerra, ha eretto il Monumento Nazionale al Marinaio d’Italia tra il 1932 e il 1933. Quest’opera evoca forti emozioni poiché commemora i marinai caduti durante la Prima guerra mondiale. Il progetto, intitolato “Sta come Torre” e selezionato tramite un concorso promosso dalla Lega Navale, ha preso forma utilizzando pietra di carparo e di Trani. Il monumento assume l’aspetto di un gigantesco timone di nave, che dall’alto ricorda una stilizzata aquila. La sua altezza raggiunge i 54 metri dalla piazza superiore e 68 metri da quella inferiore.
In origine, le pareti laterali del monumento ospitavano grandi bassorilievi raffiguranti fasci littori, rimossi alla fine del periodo fascista. I muraglioni laterali accolgono cannoni provenienti da sommergibili austro-ungarici, mentre alla base della scalinata sono state disposte ancore appartenute a navi nemiche.
Una cappella sacra si trova alla base del monumento, dove i nomi dei marinai che hanno sacrificato la vita durante la Grande guerra sono scolpiti su lastre di marmo. Vi è anche un’indicazione numerica delle vittime del secondo conflitto mondiale e delle unità affondate. Un’altare all’interno della cappella ospita una statua in bronzo di Maria Stella Maris, realizzata da Amerigo Bartoli Natinguerra.
Nel 1955, una statua della Vergine è stata collocata nella nicchia in cima al monumento su richiesta dell’Arcidiocesi. Questa statua in cemento armato misura 4,5 metri di altezza e pesa circa 10 tonnellate.
Nel 1965, è stata inaugurata un’ara votiva nel piazzale inferiore in onore dei caduti della Marina Militare nella Seconda guerra mondiale, con la partecipazione del ministro Giulio Andreotti.
Il Monumento Nazionale al Marinaio d’Italia, con la sua maestosità e i suoi simboli, rappresenta un monumento di grande valore storico e patriottico, continuando a suscitare emozioni e ispirazione nei visitatori.
